I tre comuni di Roma, Ciampino e Marino respingono il tentativo di Aeroporti di Roma e di Enac di cancellare con un colpo di spugna il problema dell’inquinamento fuorilegge dell’aeroporto di Ciampino.

Si è concluso il 28 febbraio, con la bocciatura da parte del Consiglio Comunale di Marino e una contemporanea richiesta di riduzione del numero di voli, l’iter attraverso il quale i comuni di Roma, Ciampino e Marino hanno valutato e respinto il documento consegnato da Aeroporti di Roma.

Spettava infatti ai tre comuni coinvolti dall’impatto acustico dell’aeroporto di Ciampino decidere se il piano presentato da Aeroporti di Roma per riportare entro i limiti di legge l’impatto acustico generato dall’aeroporto era valido oppure era uno strumento inefficace basato su analisi inattendibili.

La bocciatura, ampiamente motivata tecnicamente, anche grazie all’analisi svolta da ARPA Lazio, dimostra che il Piano di AdR ed Enac era un’inutile presa in giro.

Si è pertanto trattato di un atto dovuto, ma comunque apprezzato dai cittadini che finalmente vedono le istituzioni muoversi in difesa della legge e della salute, gravemente minacciata dall’inquinamento dell’aeroporto.

“Un atto importante e coraggioso, un dovere verso i cittadini colpiti, quello condotto dai Consigli dei tre comuni.” Ha dichiarato il portavoce del Comitato dei cittadini, Pierluigi Adami. “Un atto non scontato, visti gli interessi in gioco e le pressioni delle lobby del trasporto aereo. Quel che è accaduto ci fa capire a quale grado di arroganza e di rifiuto delle norme è arrivata AdR.

Aeroporti di Roma ed ENAC sanno benissimo che l’unico modo per abbattere l’inquinamento acustico è fare un serio piano di riduzione del numero di voli, come peraltro prescrive la legge”.

Adesso, dopo il clamoroso e vergognoso fallimento del tentativo di AdR, torna alla Regione Lazio il compito di predisporre il percorso e gli strumenti per tutelare la salute dei cittadini e riportare, nel più breve tempo possibile, l’aeroporto di Ciampino nella legalità.

“Ora la Regione deve predisporre immediatamente quanto serve per arrivare alla riduzione dei voli a Ciampino prima della vendita degli slot a giugno.

Tutti sanno, e lo suggerì anche l’ARPA, che il limite di sostenibilità ambientale a Ciampino comporta di non superare i 60 movimenti aerei al giorno. E’ ora che questo limite diventi operativo” conclude Adami.