Comunicato Stampa del Gruppo di Presenza Mons. Grassi ****
Il convegno è terminato dopo due ore tra le relazioni ed il colloquio con i convenuti per cui, per
renderne meno pesante la rilettura, abbiamo preferito dividerla in più parti. Iniziamo con la motivazione del
sotto titolo che suonava “analisi dei risultati raggiunti con l’inefficiente e oneroso sistema della raccolta
stradale – possibili sistemi da adottare per rientrare nella legalità”.
L’ illegalità deriva dal sistema di raccolta adottato dalla giunta comunale nel 2009 (stradale con
recipienti, dove: la frazione cellulosica – carta e cartone – è raccolta in modo differenziato; mentre plastica
vetro acciaio ed alluminio sono raccolti insieme; l’organico, o scarti di cucina, vanno nell’indifferenziato che
a sua volta viene smaltito in discarica.
Fin dal 2006 era stato comprovato dai Comuni che lo avevano adottato dalla fine degli anni novanta, che il
sistema stradale, anche se fatto differenziando tutti i materiali, non avrebbe consentito di raggiungere le
percentuali di raccolta differenziata previste dalla legge e cioè il 65% nell’anno 2012.
La medesima legge prevedeva per i comuni, o meglio per le popolazioni, che non raggiungono tale
percentuale un aumento del 20% di quanto si paga in discarica per smaltire.
I valori di raccolta differenziata (R.D.) raggiunti a Marino col sistema imposto sono: nei sette mesi del 2010
= 15,8%, nell’anno 2011 = 22,1%, nel 2012 = 20,8%
Primo quesito: perché amministratori e dirigente, che sono a conoscenza di ciò, scelgono e mantengono un
sistema inefficace e illegale, che oltre tutto portando più rifiuti in discarica obbligano la popolazione a
pagare mediamente un milione di euro più di quanto sarebbe dovuto?
Abbiamo cercato di comprendere la situazione consultando sia il contratto che lega
l’Amministrazione e la Multiservizi dei castelli di Marino, sia i pochi atti che siamo stati in condizione di
leggere; questi i risultati che denotano omissioni e negazione parziale dell’ accesso agli atti.
Il contratto elenca i servizi che vengono affidati, tra cui: la raccolta giornaliera dei rifiuti urbani, trasporto in
discarica o impianti autorizzati per rifiuti pericolosi; la pulizia e spazzamento delle superfici pubbliche o di
uso pubblico, secondo programma; il lavaggio dei portici, innaffiamento e disinfezione di strade e piazze
dei centri urbani 3 volte a settimana dal 1° maggio al 15 ottobre; la pulizia e disinfestazione scalinate vie e
piazze con cadenza settimanale; il lavaggio, disinfezione e sanificazione dei cassonetti 3 volte al mese nel
periodo aprile/ottobre; il taglio, diserbo e rimozione erbe infestanti da vie, aree a parcheggio e lungo le
mura che le delimitano, ogni 30 giorni dal marzo ad ottobre; il mantenimento dello stato di efficienza dei
materiali collocati sul territorio. E’ inoltre prevista: l’istituzione da parte della Multiservizi dell’accertatore
ambientalista per controllare l’effettuazione dei servizi, che sono giornalmente trascritti su un registro;
l’invio mensile dei servizi svolti all’area tecnica comunale, alla quale spetta l’onere di verificare l’osservanza
delle norme previste nel contratto.
Le omissioni della Multiservizi sono: la mancata istituzione dell’accertatore, probabile motivo della
ulteriore riduzione della differenziata; l’assenza pressoché totale dell’informazione alla popolazione;
l’assenza dei riepilogativi mensili dei servizi svolti, secondo i quali probabilmente l’amministrazione è
chiamata ad erogare il corrispettivo in euro.
I riepilogativi li abbiamo chiesti e non ci sono stati consegnati, al che abbiamo chiesto l’atto che l’area
tecnica invia al bilancio per consentire a quest’ultimo di emettere il mandato; a questa seconda richiesta
sono state consegnate le copie delle dichiarazioni mensili – prive di qualsiasi protocollo in uscita ed in
entrata – con le quali il direttore della Multiservizi dichiara le sole quantità dei rifiuti smaltiti in discarica
(degli altri servizi affidati non c’è traccia, per cui potrebbe verificarsi che anche non effettuandoli vengano
comunque pagati?)
Secondo quesito: Ma il danaro pubblico non viene erogato sulla base dei giustificativi ?
Le omissioni Comunali sono: mancato intervento sulla inesistenza dell’accertatore ecologico;
assenza dell’informazione continua e coinvolgimento della popolazione; mancata consegna del bilancio
della Multiservizi per il solo servizio dell’igiene ambientale, che è alla base del calcolo della TARES;
mancata consegna dei riepilogativi sopra richiamati.
Non credete che questo stato di cose debba cessare, dato che sia la Multiservizi , sia i dirigenti che
omettono di consegnare o di rispondere li paghiamo a suon di euro?
A seguire la seconda parte.
portavoce dell’associazione: corrado colizza