Interveniamo come associazione di volontariato “gruppo di presenza – mons. G. Grassi” per rimarcare che lo studio dell’assessore, per come è stato riportato, si dimostra incompleto in quanto, ha trascurato completamente gli obiettivi che la Raccolta Differenziata deve raggiungere entro il 2012 e cioè pari al 65% (cioè di 100 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati, in discarica ce ne andranno portati solo 35, risparmiando quindi euro per lo smaltimento, ed in più incassando soldi da parte delle industrie e consorzi del Riciclo che acquistano i materiali raccolti in modo differenziato – carta, cartone, plastica, vetro, metalli, organico -). Non si comprende perché i tecnici, ascoltati dall’assessore, non hanno fatto rimarcare che la Raccolta Differenziata, iniziata in tutta Italia con il sistema stradale, si è poi evoluta, passando attraverso una fase mista, nel sistema “porta a porta” proprio per poter raggiungere, ed in certi casi superare (vedi i così detti Comuni ricicloni), le percentuali che la normativa di settore impone. Nella deliberazione dell’aprile scorso, su proposta dell’assessore, è stato, tra l’altro, approvato di: iniziare la Raccolta Differenziata in tutto il territorio dal primo giugno 2009; impegnare 270.000€ per l’anno in corso e 463.000€ per ognuno degli 2010 e 2011. In disaccordo con la normativa e gli indirizzi di programmazione, non sono state fissate le percentuali di R.D. da raggiungere nel medesimo triennio (cioè si può spendere senza definire i risultati da raggiungere). A questo punto la preoccupazione per la ricaduta nelle nostre tasche di contribuente si evidenzia e si accresce in quanto, se la percentuale di R.D. non raggiunge gli obiettivi fissati scatterà (ed è previsto) una addizionale sulla tassa rifiuti, in quanto il principio è “chi più inquina più paga”. Noi crediamo che gli esperimenti fuori del tempo debbano essere pagati da chi li promuove e non dai cittadini. il portavoce del “gruppo di presenza”: Corrado Colizza
Inviato da : Data comunicazione : 17-06-2009