Con un comunicato stampa il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto torna ad attaccare Ryanair, chiedendo una volta di più che la compagnia low-cost irlandese abbandoni lo scalo romano. «Le compagnie low-cost, a cominciare dalla Ryanair, devono rassegnarsi ad andare via da Ciampino. Come hanno dimostrato le rilevazioni dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa) della Regione Lazio, secondo le leggi italiane ed europee non c’è spazio a Ciampino per loro, né per nessun’altra compagnia aerea. Ryanair e O’Leary devono capire che l’Italia non è una repubblica delle banane e i limiti dell’inquinamento acustico previsti dalla legge vanno rispettati. Arpa Lazio, Ente istituzionale che ha il compito della tutela ambientale, ha rilevato che la salute di oltre 14mila cittadini è a rischio, dimostrando che le proteste dei Cittadini e dei Sindaci erano giuste». «Secondo la legge, queste rilevazioni avrebbero dovuto farle già dieci anni fa Enac e Adr e, attraverso l’apposita commissione aeroportuale, individuare i limiti allo sviluppo di questo aeroporto. Dopo i numerosi esposti dei cittadini alle Procure, è ora che la Magistratura si pronunci sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino». «Non ci sono trucchi, minacce o soldi con i quali si possa comprare il diritto costituzionale alla salute, quindi uno Stato di Diritto deve intervenire. Per questo chiediamo al Ministro Matteoli di intervenire subito e azzerare i voli commerciali nell’aeroporto di Stato». Ha dichiarato il presidente del Comitato, Vincenzo Castagnacci. Come hanno già illustrato al Ministro i Sindaci di Ciampino e Marino, è possibile da subito spostare tutti i voli civili da Ciampino e mettere in sicurezza la popolazione, perché l’aeroporto di Fiumicino è ampiamente in grado di riceverli. «Dopo aver messo in sicurezza la popolazione si potrà decidere su quali aeroporti dovranno operare i voli low- cost. Solo Ryanair rifiuta ancora di spostarsi a Fiumicino mentre altre compagnie, come per esempio Easy Jet, hanno già cominciato a trasferirsi e molte sono le compagnie a basso costo che già operano da Fiumicino. Ci dispiace per il O’Leary – conclude la nota –, che urla e si dispera, ma se la sua compagnia non è in grado di organizzarsi come tutte le altre low-cost non possono essere i cittadini a farne le spese».
Inviato da : Data comunicazione : 17-06-2009