Molti dei cittadini di Santa Maria delle Mole e di Frattocchie cominciano seriamente a preoccuparsi del loro futuro in un territorio dove il disperato tentativo speculativo di costruire appartamenti in ogni lembo di terra è stato reso possibile da un connubio ambiguo tra amministrazioni di destra e sinistra che si sono succedute negli ultimi 7 anni, rendendo infernale già da ora la vita delle famiglie del territorio. Al di là di alcuni che negano il “far west”, basta farsi un giro in una delle calde mattine di questa estate per vedere: file di macchine pazzesche a Frattocchie e Santa Maria, strade bloccate, gru sparse in tutto il paese, cantieri, camion attivi in qualsiasi ora del giorno su strade larghe sì e no due metri e mezzo, scuole che già risultano ai limiti della capienza (vedi la Vivaldi tra tutte), posteggi che non ci sono e marciapiedi e servizi inesistenti. E pare che al momento si stia solo all’inizio della grande applicazione del PRG. Per questo, come Salviamo Marino, da tempo abbiamo lanciato un grido disperato affinché si fermasse o limitasse questo assurdo scempio che stiamo vivendo. Di recente abbiamo ricevuto dai cittadini di Santa Maria delle Mole l’ennesima denuncia, con tanto di lettera inviata al Sindaco Palozzi, per l’ennesima situazione al limite del lecito, così come viene indicato nell’esposto dei cittadini protocollato negli scorsi giorni. Ci riferiamo alla pratica edilizia n° 12425 del 12 marzo 2008, e del permesso di costruire n°30 del 12 marzo 2008 della Soc. Cristina a.u. Nocita Francesco, e alla pratica edilizia n° 12425/1 e del relativo permesso n° 34 del 18 marzo 2008 della Soc. Cristina a.u. Nocita Francesco, per la costruzione di 14 edifici in via Goffredo Mameli. I Cittadini che ci scrivono, dichiarano di essere in possesso della documentazione ufficiale dei progetti sopra descritti, da cui, a loro detta, si evincono irregolarità che ledono i principi di correttezza e rispetto. Si tratta dell’ennesimo caso di cambio di destinazione, da F4 (servizi ed attrezzature di carattere urbano) a beneficio di tutti a B6(edilizia residenziale) a beneficio dei costruttori locali. Il Comitato, raccogliendo la voce dei cittadini, chiede all’amministrazione lumi su questa questione e sulla tragica situazione che l’applicazione selvaggia del PRG sta venendo a creare, senza far finta di non vedere questo “far west” che ci attanaglia e soffoca giorno dopo giorno. Se possibile, chiediamo di avviare tutte le azioni necessarie al fine di restituire alla popolazione tutte le aree destinate a servizi ed attrezzature di carattere urbano che invece sono state dirottate alla speculazione edilizia. Il Comitato Salviamo Marino
Inviato da : Data comunicazione : 16-07-2008