Prosegue la collaborazione interforze nel territorio comunale di Marino. Dopo l’esperienza di qualche settimana fa che ha visto l’intervento congiunto del Nucleo di Polizia Stradale del Corpo della Polizia Locale e la P.S. di Marino nella prevenzione notturna degli incidenti stradali, si è proseguito. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolta l’operazione che, alle prime luci dell’alba, ha visto impegnati, dopo la spinta e il coordinamento decisivi dell’Amministrazione comunale, un cospicuo numero di appartenenti alla Polizia Locale, al Commissariato P.S. di Marino e dei C.C. di Marino e Santa Maria delle Mole, coordinati dai rispettivi Dirigenti (per il Commissariato di P.S., Dottor Antongiulio Cassandra per la polizia Locale il Comandante, Tenente Franco De Santis per il personale dell’Arma i rispettivi comandanti delle Stazioni di Marino . Luogotenente Simmaco Vigilante, e Santa Maria delle Mole Maresciallo G. Paglialonga) al fine di accertare la trasformazione, da parte dei proprietari, di cantine in unità abitative senza necessari titoli previsti dalla normativa vigente. All’interno delle cantine sono strati trovati cittadini stranieri che sborsavano cifre consistenti per condividere una stanza con diversi altri soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare. Dura è la linea intrapresa dall’Amministrazione Comunale al fine di scoraggiare ulteriori trasformazioni e stravolgimenti del tessuto urbanistico del centro storico con interventi edilizi senza i titoli abilitativi necessari e per evitare forme speculative rivolte verso fasce socio-economiche deboli. “Si tratta – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza, Mauro Catenacci – di una operazione che si era resa necessaria e sulla quale le forze dell’ordine, assieme alla polizia locale e all’Amministrazione comunale stavano lavorando da tempo. E’ necessario che tali speculazioni siano contrastate con forza poiché, oltre a rendere potenzialmente la vita della città meno sicura, vengono meno al rispetto minimo dei diritti umani delle persone coinvolte che si trovano a vivere in situazioni simili a causa di una pregressa e fortissima indigenza che li porta, per colpa di chi se ne approfitta, a perdere del tutto la dignità, scegliendo di vivere in una cantina peraltro a prezzi tutt’altro che convenienti. Ciò che posso garantire sin da ora è che, compiuto questo primo passo, certamente non abbasseremo la guardia affinché tale triste fenomeno cessi definitivamente”. “Per i proprietari dunque – conclude Catenacci – scatteranno sanzioni penali e amministrative che comporteranno l’ingiunzione al ripristino della destinazione d’uso congrua dei luoghi in oggetto con la ricerca, per gli occupanti, di una nuova sistemazione che si possa davvero definire abitazione”.
Inviato da : Data comunicazione : 15-05-2007