Ricevuto dal CRIAAC pubblichiamo –

“Il COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO ha inviato una nuova lettera alla Commissione Europea per aggiungere elementi all’istruttoria della Procedura di Infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto delle norme e delle leggi europee nella gestione ambientale degli aeroporti con particolare riguardo a quello di Ciampino, che ha triplicato il traffico senza nessuna valutazione di impatto ambientale (VIA).
Come hanno più volte ripetuto gli uffici della Commissione Europea la VIA a Ciampino doveva essere fatta fin dal 2002, prima che la crescita senza regole del traffico aereo provocasse danni alle persone e all’ambiente.  Invece, nonostante gli impegni pressi da Enac con la UE, la VIA presentata da Enac ed attualmente all’esame della Commissione VIA parte dal 2013, considerato anno base per gli sviluppi futuri, ignorando tutto quello che è successo dal 2002 in avanti.

Al di la delle dichiarazioni su una futura, lontanissima ed improbabile riduzione dei voli la realtà è che in aeroporto si continua a lavorare, senza che questi lavori figurino nella VIA in corso. Una nuova strada è quasi completata, il piazzale est è pieno di sabbia da costruzione, trincee vengono scavate per nuove reti. Si lavora di notte e di giorno per potenziare l’aeroporto, non per ridimensionarlo. Ma naturalmente questi lavori non vengono dichiarati nella VIA,  si fanno senza alcuna autorizzazione e i sindaci e le autorità stanno zitte. Per questo chiediamo la PROCEDURA DI INFRAZIONE EUROPEA.

criaac

A nuova strada realizzata

B nuova strada in costruzione

C nuovo cantiere

D strada costruita nel 2015
Nella lettera si denuncia anche il falso piano di contenimento del rumore previsto dalla VIA, piano che parte dal 2021 (quindi 20 anni di totale assenza delle regole) e che è basato sulla promessa del principale operatore di comprare un nuovo aereo più silenzioso. Questo aereo ancora non esiste e nessuno può quindi conoscerne la rumorosità. Inoltre il piano del gestore dell’aeroporto non può essere legato alle scelte di un suo cliente.
L’unica misura vera per la riduzione del rumore e dell’inquinamento è la RIDUZIONE DEI VOLI DA SUBITO.
La lettera verrà inviata anche al Parlamento Europeo dove abbiamo portato il nostro caso nel novembre scorso e che sta continuando a seguire la questione.”

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