Anche se in ritardo qualcosa si muove sul fronte delle malattie da inquinamento.

La continua mobilitazione dei cittadini del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino, che da oltre 10 anni lottano per il ritorno nella legalità dell’Aeroporto Pastine, smuove la politica locale. E’ infatti di ieri la notizia che, anche grazie all’azione dell’opposizione a Ciampino, le amministrazioni di Ciampino e Marino hanno formalmente richiesto al Dipartimento di Epidemiologia (DEP) Regionale lo svolgimento di uno screening epidemiologico per malattie direttamente riconducibili all’inquinamento. Il DEP, a quanto si apprende, avrebbe accettato la proposta proponendo anche di allargare lo screening alle patologie cardiovascolari, allergiche e respiratorie che sono, anch’esse, tipicamente provocate dall’inquinamento.

Ma di quale inquinamento stiamo parlando?

Soprattutto da quello prodotto dagli aerei. Infatti, come è ben noto nella letteratura scientifica medica, i motori a reazione degli aerei generano un mix micidiale di polveri sottili, metalli pesanti e derivati della combustione che ricade nei dintorni degli aeroporto per un raggio di alcuni km e che impone alle popolazioni assoggettate a questo stress da inquinamento non pochi problemi sulla salute. La scelta del Sindaco di Ciampino e del Commissario di Marino, anche se colpevolmente tardiva e provocata solo dalle reiterate proteste della popolazione, arriva dopo che per oltre un anno si è attesa la prima risposta da parte delle ASL e dello stesso DEP sulle statistiche sanitarie del territorio ex RMH delle patologie, statistiche che non sono mai state ufficialmente fornite alla popolazione e che, a dire dagli ultimi eventi, forse più di un sospetto lo debbono destare anche a livello regionale.

Quando partirà lo screening? Come avverrà la rilevazione? Si aspetta ora su questi aspetti l’informazioni da parte del DEP della Regione Lazio.