LA1“Una casa abusiva fatta dentro l’antico circo romano di Bovillae, a pochi metri dai carceres. Combatteremo in tutte le sedi contro questo ennesimo sfregio al nostro territorio che e’ anche un danno incommensurabile al patrimonio storico e archeologico dell’intera umanita’. Ci chiediamo dove erano e dove sono oggi la soprintendenza e il comune di Marino.” 

LA2“Una abitazione nuova di zecca, con tanto di porticato, costruita proprio nel cuore dell’antica città di Bovillae, all’interno dell’unico circo romano al mondo che conservi ancora i “carceres” (gli archi da cui partivano i cavalli) ben visibili. Il tutto in spregio di leggi e vincoli in essere da centinaia di anni. Questo il risultato dell’opera abusiva di un privato cittadino, fatta sotto al naso di Soprintendenza e Comune”.

LA3Così il circolo Legambiente “Appia Sud – Il Riccio” denuncia con determinazione i fatti emersi dalla denuncia di un altro privato, fatta nei confronti dell’autore degli abusi. L’edifico abusivo di cui si parla ha sostituito un fatiscente pollaio, (anch’esso totalmente abusivo) in un’area archeologica vincolata e a inedificabilità assoluta (D.M. 10.11.1967).

LA4“Daremo battaglia – prosegue la nota del circolo di Legambiente – in tutte le sedi possibili, a cominciare da quella giudiziaria, contro quello che è l’ennesimo sfregio al nostro territorio e alla sua storia millenaria. Il tutto fatto per trarre benefici per pochi a fronte degli incommensurabili danni che subisce e subirà per sempre la collettività. Questo è quello che sta avvenendo nel comune di Marino (RM), territorio noto ormai da tempo per essere soggetto a speculazioni edilizie ingiustificate e molto più che spregiudicate. Tra le tante speculazioni cementizie che stanno devastando il territorio, compreso tra i due parchi Appia Antica e Castelli Romani, e le innumerevoli testimonianze archeologiche ivi insistenti spicca quella che è, secondo noi, la madre di tutti gli sfregi: la devastazione, a partire dal 2011 da parte di un privato, dell’area di un antico circo romano, anzi dell’unico circo romano al mondo che conserva parte dei carceres (gli archi da dove partivano i cavalli) ancora in piedi. Il sopracitato privato – prosegue la nota del circolo Legambiente – ha edificato un’abitazione, nell’area antistante i carceres dell’antico circo romano, distruggendo le strutture archeologiche sottostanti attribuite all’edificio dei sodales augustales. Il tutto fatto in barba ai vincoli di inedificabilità assoluta in aree archeologiche e ai rilievi, risalenti addirittura all’inizio dell’800, che testimoniano la densa presenza archeologica in quella specifica area. Oggi invece i soggetti pubblici preposti al controllo (Comune di Marino e soprattutto la Soprintendenza ai Beni archeologici del Lazio) hanno dimostrato e tutt’ora continuano a dimostrare una leggerezza e un lassismo al limite dell’incompetenza. Viene da chiedersi – sottolineano gli ambientalisti – come mai. L’abuso avviene infatti sopra i resti archeologici e monumentali dell’antica città di Bovillae, nella sua fase imperiale, che sono presenti sopra e sottoterra in quel fazzoletto di territorio compreso tra la via Appia, la via Nettunese, e Via dei Due Santi, corrispondente all’attuale frazione di Frattocchie nel Comune di Marino (RM). Anzi, avviene nel cuore dell’area archeologica principale, proprio quella intorno al circo, che si presenta tuttora con una serie di archi monumentali in peperino che costituiscono parte dei carceres, ovvero le strutture dei  “box” di partenza dei cavalli. E’ come se – si conclude la nota del circolo di Legambiente “Appia Sud-Il Riccio” – domani un tizio qualsiasi iniziasse a gettare le fondamenta di casa sopra il Circo Massimo, oppure dentro al Colosseo a Roma, senza che nessuno, Comune di Roma e Soprintendenze compresi, dica o faccia nulla. Noi non ci stiamo. Denunceremo l’abuso a tutti i livelli possibili. Ora basta, si tratta della nostra storia.”

Dossier Denuncia di Legambiente (Scarica con un click->): Abuso sull’antico Circo di Bovillae

 http://www.legambienteappia.eu/legambienteappia/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=16&Itemid=21

                        Per la Stampa (334.6164311346.2156589, 333.4937928)