Ricevuto da “gruppo presenza – mons. G. Grassi” di volontari in Marino.
Marino ha il primato dei costi rispetto alle consorelle cittadine dei castelli romani.
           Ebbene sì. L’indirizzo politico amministrativo con il quale l’amministrazione sprona e puntigliosamente segue e controlla l’attuazione e lo sviluppo dell’igiene ambientale, affidata alla Multiservizi spa, rende costante e sicuro il primato dell’Amministrazione e prioritariamente dei residenti.
          Finalmente –  malgrado le vicissitudini nazionali, relative alla perdita di lavoro ed al debito pubblico, all’accresciuta conoscenza  dello spirito di servizio con il quale anche a livello romano parte della classe politica partecipa alla spoliazione del pubblico denaro  – il residente marinese o meglio l’utente marinese è chiamato, a sua insaputa, a trasformarsi perennemente in benefattore. Benefattore verso i disoccupati, o a favore di chi prende il pacco viveri alla Caritas, o chi fruisce dei servizi sociali? No e poi No!!!
          L’elargizione del nostro denaro da parte dell’amministrazione comunale, è tutta a favore della gestione che la Multiservizi spa svolge da qualche anno nel settore dell’igiene ambientale. Purtroppo questa attività gli è stata imposta e, con questo peccato di origine e malgrado l’assenza assoluta dei controlli comunali per verificare il rispetto delle norma contrattuale, non riesce a svolgerla se non a costi sempre crescenti ed a risultati deludenti.   Ma torniamo ai primati:
          PRIMATO della Ta.Ri., perché la nuova Tassa Rifiuti che stiamo pagando è tra le più alte tra quelle pagate dai residenti degli altri castelli romani, così come risulta da un rapido confronto.
          PRIMATO per avere il costo del servizio dell’igiene ambientale addirittura superiore a quello registrato nel Comune di Velletri, benché in quest’ultimo  ci siano almeno 10.000 residenti in più.
          PRIMATO per Il costo delle utenze domestiche che per nuclei familiari da 1 a 3 componenti e con 80 metri quadri di abitazione è uno sproposito, che chi l’ha pagato conosce bene.
          PRIMATO per  l’imposizione sopportata dalle utenze non domestiche – quali: case di cura, ospedali, librerie, ferramenta, tabaccaio, barbieri, falegnami, fabbri, trattorie, pizzerie, bar, pasticcerie, generi alimentari, banchi di mercato – che a parità di superficie pagano una tariffa più alta rispetto a quanto viene sborsato negli altri castelli.
          PRIMATO nel farci spennare – non ci lamentiamo – la nostra guida è luminosa e vanta consenso,  avanti!!!
p.s. informiamo che per giugno 2015 svolgeremo l’ottavo convegno sulla gestione dei RSU.
portavoce dell’associazione: Corrado Colizza