Com. Stampa *** Sono comparsi recentemente sulla stampa diversi articoli che annunciano una imminente riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino, ultimo in ordine di tempo un trafiletto su Il Venerdì di Repubblica che informa dell’esistenza di un “documento firmato” che ridurrebbe “da 160 a 60 al giorno” i voli a Ciampino. Noi saremmo molto contenti se esistesse un tale documento e sarebbe anche giusto che esistesse, perché il limite di 60 voli al giorno (30 decolli + 30 atterraggi) è proprio il limite di compatibilità ambientale indicato da ARPA Lazio nel suo monitoraggio ambientale CRISTAL. Ma sull’esistenza di tale documento non disponiamo di alcun concreto riscontro. Se qualcuno è in grado di fornircelo saremmo i primi a pubblicarlo e a esporlo incorniciato nelle nostre case. La realtà che noi vediamo è ben diversa. La realtà è che, dopo i positivi risultati della Conferenza dei servizi su Ciampino – che sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 37 del 7 ottobre 2010, Supplemento 172 – nulla è stato fatto. I voli sono rimasti gli stessi e dal 1 gennaio 2011 c’è anche il rischio che, invece di calare, si passi ad un aumento dei voli da 160 a 200 al giorno, a causa del decadere dell’ordinanza ENAC 14/2007 che riduceva il numero massimo dei voli di linea per le condizioni dell’infrastruttura aeroportuale. Intanto alla Procura di Roma languono i 550 esposti di cittadini che, oppressi dai voli di Ciampino nella loro salute, nelle loro speranze e nelle loro proprietà, hanno chiesto alla Giustizia di intervenire. E si fa attendere, dopo l’udienza del 21 ottobre, anche la sentenza del TAR Lazio, al quale hanno fatto ricorso i comuni di Ciampino e Marino, contro ENAC e tutta la gestione aeroportuale, proprio per chiedere che vengano immediatamente adottate misure a tutela della salute dei cittadini danneggiata dal traffico aereo eccessivo di Ciampino. Per non parlare delle “rotte antirumore” sbandierate come risolutive in con un comunicato stampa dall’ENAC. Dichiarazioni che, di fatto, si sono rivelate del tutto prive di ogni fondamento. Tanto che i 20.000 abitanti delle frazioni di Marino: Cava dei Selci, S. Maria delle Mole e Frattocchie, continuano a subire, con invariata intensità, i nefasti effetti dei continui decolli a bassa quota sui tetti delle loro case. Chi dovrebbe garantire una gestione rispettosa delle leggi e della salute dei cittadini e del territorio, non sembra che abbia mai letto neanche l’articolo 32 della Costituzione che garantisce la tutela della salute come diritto primario del cittadino. www.comitatoaeroportociampino.it
Inviato da : Data comunicazione : 19-11-2010