Tra l’assordante silenzio della Polverini e i tentennamenti della Bonino ai cittadini sembra restare solo la speranza di un rapido e decisivo intervento della Magistratura. Nonostante ripetuti tentativi, non siamo riusciti ad avere da Renata Polverini una presa di posizione chiara sulla drammatica vicenda dell’aeroporto di Ciampino. Da quella parte si sente solo un assordante silenzio. Ma la situazione non è più così chiara neanche dalla parte di Emma Bonino. All’avvicinarsi della fatidica scadenza elettorale, nella tavola rotonda del 17 marzo presso la federazione nazionale della stampa italiana di Roma, l’On. Bonino, forse confusa dall’incalzare delle domande, ha messo sullo stesso piano gli inquinatori e i cittadini vittime dell’inquinamento, rei, secondo l’onorevole, di aver costruito le loro case “dove non dovevano”. Il vero problema, secondo l’On. Bonino, è che i cittadini 40 anni fa dovevano costruire le loro case (di cui il 97,5% hanno regolare licenza edilizia, una percentuale tra le più virtuose in Italia) da un’altra parte, in modo da non dare fastidio quarant’anni dopo a lor signori. Perché l’On. Bonino che non è di queste parti non può saperlo, ma sono 40 anni che la maggior parte di quelle case esistono e sono state costruite con una regolare autorizzazione. E’ un vero peccato che con alchimie in salsa elettorale il problema dell’aeroporto di Ciampino non sia più quello di un aeroporto fuorilegge (come l’On. Bonino ha ripetutamente dichiarato nel corso della campagna elettorale) ma quello delle case dei cittadini che dovevano essere costruite altrove. E’ un vero peccato che il problema non sia più quello di un aeroporto che dal 2001 a oggi ha moltiplicato per 5 il suo traffico, senza rispettare alcuna regola e raggiungendo livelli di traffico mai raggiunti in tutta la storia centenaria di questo aeroporto. Il problema sembra non essere più più quello della tutela dell’ambiente e del diritto costituzionale della tutela della salute dei cittadini. Non conta più che l’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Lazio abbia certificato che l’aeroporto di Ciampino non rispetta le leggi sull’inquinamento acustico (né di giorno né di notte) e che a farne le spese sono ben 14.000 cittadini (per non contare le decine di migliaia che nel X Municipio di Roma vivono sotto il cono di atterraggio). Il problema non è più che il Dipartimento Epidemiologico Regionale e la Asl Roma /H hanno certificato, attraverso lo studio epidemiologico S.E.R.A., che i cittadini di Ciampino e Marino subiscono gravi danni alla salute a causa dell’inquinamento fuori dai limiti di legge prodotto da questo aeroporto. Visto che il silenzio della Polverini sembra inossidabile, la nostra speranza è che la Bonino corregga la sua comunicazione, evidentemente suggeritagli da chi non conosce il problema o ha interessi diversi da quelli della salute dei cittadini e della legalità. (Comitato dei Cittadini per la riduzione del traffico aereo)
Inviato da : Data comunicazione : 19-03-2010