Con una dichiarazione inviata ai media, Giulio Santarelli, già sindaco di Marino e Senatore della Repubblica, affronta la questione spinosa di Palozzi che dopo la provincia, sta tentando la scalata politica alla regione Lazio. Segue Comunicato Stampa di Santarelli *** *** “La questione delle candidature alle elezioni regionali di sindaci, presidenti di provincia e rispettivi assessori è regolata dal T.U. Degli enti locali n. 267/2000 e dalla L.R. n. 2 del 13/01/2005. L’art.65 del T.U.E.L. fissa l’ incompatibilità di sindaco e presidente di provincia con la carica di consigliere regionale. Per i presidenti di provincia e i sindaci dei capoluoghi di provincia scatta anche la ineleggibilità, vale a dire che i titolari di queste due cariche per candidarsi alle elezioni regionali devono dimettersi 65 giorni prima. Per i sindaci dei comuni non capoluoghi di provincia è fissata la incompatibilità per cui se eletti consiglieri regionali devono dimettersi dalla carica di sindaco entro 8 giorni. Con le dimissioni del sindaco in base all’art. 53 3^ comma del richiamato T.U.E.L., viene sciolto il consiglio comunale e nominato un commissario prefettizio. Queste disposizioni di legge sono tassative. La volontà o la presunzione dei diretti interessati di restare in carica per tempi indefiniti o lasciare la guida del comune al vice sindaco vale zero. Infatti l’ipotesi di passaggio dei poteri al vice sindaco è contemplata dal comma II del T.U.E.L. Ai casi di impedimento, di morte o di sospensione dalla carica per condanna penale non inferiore ai 2 anni. I vertici del PDL, Bondi, La Russa, Verdini, in data 12/01/2010 hanno inviato una circolare a tutti gli organi di partito regionali e provinciali nella quale estendono la ineleggibilità anche ai sindaci di comuni non capoluogo di provincia con questa motivazione: “tutti i presidenti di provincia e sindaci che abbiano intenzione di candidarsi alle elezioni regionali, al fine di evitare una lunga fase di commissariamento dell’ente locale a seguito della loro elezione, devono dimettersi entro il 21/01/2010; tali dimissioni, continua la circolare, diventeranno efficaci e irrevocabili trascorso il termine di 2 giorni dalla loro presentazione in consiglio. In tal caso l’ente locale sarà rinnovato nella tornata amministrativa del 28-29/03/2010.” Il sindaco di Marino Palozzi, con le sue dichiarazioni di non accogliere le indicazioni della circolare e perciò di dimettersi per consentire al comune di Marino di eleggere un nuovo sindaco il 28-29 marzo prossimi dà una ulteriore dimostrazione di considerare carta straccia tutto ciò che contrasta con i suoi interessi personali. E’ un gioco su cui Palozzi si è specializzato in polemica con i comitati che si oppongono alla sua gestione amministrativa del comune di Marino ma che ora si spinge anche contro i massimi dirigenti del suo partito. Ma se la circolare di Bondi, La Russa e Verdini è una cosa seria Palozzi non essendosi dimesso entro il 21 gennaio non dovrebbe essere candidato alle elezioni regionali. A meno che non sappia che nel PDL tutto finisce a tarallucci e vino.”
Inviato da : Data comunicazione : 22-01-2010