I Sindaci di Ciampino e Marino, Walter Enrico Perandini e Adriano Palozzi, esprimono rammarico e delusione per il mancato ricevimento da parte del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, nonostante fosse stato fissato per questa mattina un appuntamento per dare risposta alle richieste delle cittadinanze. I primi cittadini delle città confinanti con lAeroporto di Roma-Ciampino hanno concordato l’invio di una richiesta formale al Ministro dei Trasporti per l’emanazione immediata di una ordinanza che riduca la capacità dello scalo da 100 a 0 voli commerciali giornalieri, attuando le risultanze del monitoraggio sull’inquinamento acustico dell’attività aeroportuale e sui relativi aspetti sulla popolazione (Cristal) presentati lo scorso 27 marzo 2009. Il Cristal unico studio scientifico realizzato sull’Aeroporto di Ciampino da parte di Arpa Lazio ha certificato lesposizione di 14.638 cittadini esposti a livelli di rumore compresi tra 60 e 75 decibel (sopra i 65 decibel si supera il livello di attenzione sanitario previsto dalle normative a tutela della salute), ed ha indicato in 60 movimenti aerei giornalieri complessivi la capacità massima dello scalo necessaria a ridurre lesposizione al rischio sulla salute dei cittadini entro i livelli previsti dalle leggi. L’attuale attività aerea del Pastine dopo la prima riduzione attuata alla fine del 2007 da 138 a 100 movimenti aerei commerciali giornalieri è di 162 movimenti aerei complessivi al giorno, di cui 100 commerciali e 62 di altra natura. Il Ministro Matteoli, nel corso di un incontro con il Sindaco Perandini tenutosi l11 settembre 2008, si era impegnato a riportare l’Aeroporto di Ciampino ancor prima dell’apertura dello scalo di Viterbo prevista per il 2011 alla sua funzione di aeroporto unicamente dedito ai voli istituzionali. Il mancato incontro di oggi affermano Perandini e Palozzi è certamente un fatto negativo. La nostra richiesta al Ministro rimane invariata; ci aspettiamo che traduca in fatti concreti gli impegni presi a settembre. Nel frattempo non possiamo stare fermi, e percorreremo tutte le strade possibili, sia istituzionali che legali, per interrompere immediatamente lesposizione al rischio per la loro salute dei nostri concittadini.
Inviato da : Data comunicazione : 16-05-2009