Il Consiglio approva il piano economico e affida 46 appartamenti e alcuni terreni a famiglie che aspettavano l’atto dal dopoguerra MARINO, IL BILANCIO 2009 PASSA ASSIEME AD ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI VECCHIE DI UN SECOLO. Il Consiglio Comunale di Marino nel corso della seduta che si è conclusa con l’approvazione del Bilancio di previsione 2009 e del Bilancio Pluriennale 2009-2011 ha discusso e approvato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Un voto che ha messo definitivamente fine a situazioni di incertezza e contenziosi che si sono trascinati in qualche caso lungo l’intero secolo scorso. Oggetto del contendere era la legittima proprietà di svariati immobili e terreni disseminati su tutto il territorio comunale. L’emiciclo di Palazzo Colonna si è pronunciato di fronte a un’aula gremita di pubblico. Circa cento famiglie, infatti, erano interessate al provvedimento. Nello specifico è stata definita la proprietà dei quarantasei appartamenti di via Monsignor Grassi edificati nell’immediato dopoguerra senza aver mai visto una reale regolarizzazione degli atti. Oltre agli immobili sono stati definitivamente affidati i terreni delle località Prato della Corte e Cave di Peperino i cui affidamenti provvisori erano avvenuti in qualche caso addirittura a fine ‘800. Le famiglie che fino ad oggi hanno fruito degli immobili e dei terreni potranno rilevarli ora a prezzi assolutamente vantaggiosi. Assoluta soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Patrimonio, Marco Ottaviani. “Questa Amministrazione ha finalmente ascoltato le richieste di tante famiglie marinesi che si sono tramandate per intere generazioni. In questo modo – continua Ottaviani – non solo abbiamo compito un intervento di natura sociale di cui si sentiva un bisogno profondo e sempre più urgente ma abbiamo messo fine a una stagione di incertezza che portava con sé, ancora dopo sei decenni, ad esempio, l’immane carico di distruzione fisica e morale patita dalla città in seguito ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Dare una regolarizzazione, dunque, significherà all’atto pratico, per quarantasei famiglie, avere finalmente in mano un atto di proprietà atteso sei decenni e, moralmente, per l’intera comunità e per questa Amministrazione comunale la conclusione di un conteggio che incredibilmente era ancora aperto con la grande storia caduta su Marino con il sordo fischio delle bombe. Ora Marino è tutta definitivamente ricostruita. I conti con la storia sono conclusi. C’è un’Amministrazione che può permettersi in ogni senso di guardare al futuro”.
Inviato da : Data comunicazione : 30-03-2009