Ben 500 firme erano state raccolte circa due anni fa da Marino Aperta Onlus e Salviamo Marino per richiedere maggiore chiarezza all’Amministrazione guidata da Palozzi del passaggio della nostra acqua ad ACEA ATO II. Lettere che hanno avuto solo una risposta: staremo tutti meglio! E così oggi dobbiamo subirci i disservizi (i prossimi incrementi della bolletta) e anche le lacrime di coccodrillo dell’Amministrazione, che se fosse veramente dalla parte dei cittadini, dovrebbe interrompere immediatamente il rapporto con ACEA ATO II per evidenti inadempienze e ricominciare a gestire in proprio a livello comunale la nostra acqua. La redazione di Marino Aperta Onlus ********* Segue Comunicato della segreteria del Sindaco Palozzi ********** ACEA ATO 2, ANCORA DISAGI A MARINO SETTIMANA DI PASSIONE DAL CENTRO STORICO ALLE FRAZIONI MINOTTI E DE SANTIS: “SIAMO INDIGNATI. CI FAREMO CAPOFILA DI UNA INIZIATIVA INTERCOMUNALE CHE METTA IN RIGA L’AZIENDA IDRICA”. Numerosi danni al sistema delle tubazioni si sono verificati nell’ultima settimana sul territorio comunale di Marino. Problemi per guasti e conseguenti perdite d’acqua si sono verificati ad esempio in via Pietro Nenni, all’altezza della sede dell’associazione Assohandicap, così come i via della Repubblica a Santa Maria delle Mole. Conseguentemente copiose sono state le segnalazioni fatte pervenire in settimana dai cittadini al numero verde Acea risultato, come denunciato più volte nel tempo dall’Amministrazione comunale di Marino, per lo più irraggiungibile e in qualche caso addirittura curato da operatori mostratisi deliberatamente sgarbati nei confronti degli utenti. A riprova di ciò riportiamo anche le testimonianze del vicesindaco di Marino, Fabrizio De Santis, delegato ai Lavori Pubblici che fa sapere: ”Negli ultimi giorni mi sono trovato più volte in contatto con il personale Acea – spiega – in quanto da delegato ai Lavori Pubblici avevo la giusta preoccupazione di sollecitare interventi urgenti rimandati per giorni. In questo senso posso dire che gli operatori Acea mi hanno riservato il medesimo trattamento giù subito da altri utenti. Attese lunghissime, nessuna soluzione, disinformazione, rimpalli di responsabilità”. “A ciò si aggiunga – prosegue De Santis – che ci risultano aumentare di giorno in giorno il numero di cittadini che, pur avendo pagato l’allaccio idrico, non riescono ad avere risposte e gli interventi necessaria alla puntuale e dovuta fornitura del servizio”. “In più – aggiunge il vicesindaco – vorremmo avere ragguagli sul depuratore messo sotto sequestro oltre un mese fa in località Valle dei Morti. Da allora Acea non ha fornito al Comune ulteriori informazioni. Quello che però ci preme ricordare ad Acea da parte nostra – dice ancora De Santis – è che, paradossalmente, ci sono gli abitanti di via Petrolini, dove sono stati recentemente effettuati dei lavori di modernizzazione della rete fognaria, che non possono procedere all’allaccio proprio per la situazione che pare permanere al depuratore. Ritengo che i cittadini di Marino – conclude il vicesindaco – non meritino un trattamento simile” Rincara la dose il presidente del Consiglio comunale, Umberto Minotti che avanza anche una proposta: “Il Comune di Marino – dice – è profondamente indignato per le reiterate inadempienze da parte di Acea Ato 2”. “In particolare – va avanti – ci indigna il continuo posticipo dell’avvio di un servizio come l’ufficio di pronto intervento H24 da istallare sul nostro territorio nonché l’effettiva assenza di un pronto intervento nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Proprio quelle appena citate, infatti, furono due tra le principali garanzie che Acea offrì al Comune di Marino all’atto della firma di cessione dell’intero servizio idrico all’azienda romana”. “Alla luce di tutto ciò – conclude – crediamo sia necessario, anche alla luce di quanto sta avvenendo in altri comuni della provincia di Roma, dare concretamente l’avvio a una profonda riflessione che, su proposta della Città di Marino, travalichi il nostro territorio comunale e vada ad ascoltare tutti coloro i quali stanno vivendo i medesimi problemi di inadeguatezza di Acea nell’ambito della provincia di Roma. Assieme dovremmo proporre alla stessa Acea l’attuazione di soluzioni che, continuando a ragionare nell’ottica dell’ambito territoriale ottimale, possano tuttavia rendere finalmente migliore il lavoro di una azienda sulla quale sino ad oggi continuano ad insistere da parte dei cittadini utenti e degli stessi enti comunali, compreso il nostro, solo giustificate lamentele”.
Inviato da : Data comunicazione : 9-03-2009