La Città di Marino nel 64esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, luogo simbolo della tragica Shoah che ha visto perire per mano nazista milioni di ebrei di tutta Europa, si unisce alle celebrazioni che tutto il Paese riserva al Giorno della Memoria. Il ricordo della sterminio del popolo ebreo, è celebrato il 27 gennaio anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall’Onu, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005. In Italia il Giorno della Memoria fu istituito con una legge con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Il sindaco di Marino, Adriano Palozzi con l’occasione torna a ribadire l’assoluta amicizia dell’Amministrazione comunale di Marino verso i cittadini di religione ebraica. “Qualsiasi istituzione italiana – dichiara il primo cittadino – non può esimersi dal dovere del ricordo in una giornata nella quale, sessantaquattro anni fa, la libertà sconfisse l’oppressione razzista che il folle regime di Hitler animato dalla disumana ideologia nazista mise in atto durante il secondo conflitto mondiale. Tutti – prosegue – in Italia, in Europa e nel mondo intero, furono costretti ad aprire gli occhi su una tragedia collettiva di dimensioni indicibili che coinvolse il popolo ebraico in primis e con essi tutte le persone che potessero essere definite diverse rispetto a una tragica idea di purezza della razza. Così oggi, sessantaquattro anni dopo Auschwitz – aggiunge il sindaco – in ossequio alla nostra Carta Costituzionale e alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, non possiamo non difendere il diritto all’esistenza libera, dignitosa e senza alcuna discriminazione di ogni essere umano, condannando in ogni modo tutte le organizzazioni che, in nome di deprecabili brandelli di ideologie cancellate dalla Storia, continuano a negare l’Olocausto. Un dramma che, invece, abbiamo il dovere di continuare a ricordare per fare in modo che il mondo esorcizzi per sempre e metta al bando dalla società civile la violenza intrinseca ad ogni ideologia che pone la discriminazione razzista ad ogni livello come pensiero di base”. “L’uguaglianza dei diritti – ha concluso Palozzi – nella diversità delle culture, delle religioni, dei modi di essere cittadini e contribuire alla vita della comunità sono la ricchezza della modernità. Il Giorno della Memoria serva come monito e come incentivo per ripartire da questa bella presa di coscienza comune.”
Inviato da : Data comunicazione : 26-01-2009