Il Tribunale di Velletri ha emesso la sentenza di primo grado relativa al processo incentrato sulla delibera urbanistica numero 50/2001, votata favorevolmente da tutti i consiglieri presenti ad esclusione di sei astenuti, che vedeva imputati alcuni tecnici e venti consiglieri comunali di maggioranza e opposizione eletti nella tornata amministrativa del 2000, tra i quali l’ex primo cittadino Fabio Desideri e l’ex assessore all’Urbanistica, Rinaldo Mastantuono. L’attuale sindaco della Città di Marino, Adriano Palozzi, allora consigliere comunale, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “E’ bene anzitutto chiarire che la sentenza pronunciata ieri dal Tribunale riguarda fatti di otto anni fa, quando un gruppo di consiglieri poco più che ventenni, tra i quali il sottoscritto, si accingeva con entusiasmo e per la prima volta ad amministrare Marino”. “La sentenza di primo grado – va avanti il sindaco – ci dichiara colpevoli di un ipotetico abuso in atti d’ufficio e assolti per il reato ben più grave di falso”. “Si tratta di un pronunciamento – aggiunge Palozzi – che ci coglie di sorpresa, soprattutto perché pochi giorni fa con un’altra sentenza gli imprenditori che sarebbero stati favoriti dall’approvazione della delibera sono stati, invece, prosciolti”. “Naturalmente – prosegue il sindaco – continuando a confidare nella giustizia, dopo aver appreso le motivazioni che hanno addotto il giudice a sentenziare in questi termini, si procederà all’appello così da dimostrare la nostra completa estraneità ai fatti oltre alle nostre ragioni”. “E’ evidente – entra nello specifico Palozzi – che questa sentenza, emessa peraltro a pochi mesi dalla prescrizione del reato, non preoccupa me e i colleghi come singoli individui ma piuttosto per la ricaduta negativa che può avere sull’immagine della città. Per questo è bene chiarire che il percorso amministrativo intrapreso proseguirà senza indugi, continuando con la stessa operosa serenità a incontrare le esigenze di ciascun cittadino e fornendo quelle risposte concrete di cui Marino necessita. Esorto, dunque, i venti amici esponenti delle coalizioni all’epoca in maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale di Marino a restare uniti di fronte a un provvedimento che riteniamo profondamente ingiusto e che certamente il corso della giustizia, già con la sentenza d’appello, capovolgerà con nettezza, pronunciandosi in maniera equilibrata e restituendo alla Città di Marino l’onorabilità messa in dubbio”. “Ai finti e spregiudicati puristi in circolazione – conclude il sindaco – che certamente tenteranno di politicizzare l’accaduto e, per prassi, utilizzano impropriamente le sentenze come mezzi di lotta politica, non varrà la pena rispondere. Certo come sono e come siamo che le ragioni del buonsenso e della correttezza istituzionale parleranno in nostra vece nelle successive fasi del dibattimento”.
Inviato da : Data comunicazione : 29-10-2008