Come si evince dalla numerosa documentazione inviata dai forumisti che appare sul sito www.adrianopalozzi.it sembra ormai chiaro che non esiste nessun obbligo di affidare la concessione del sistema idrico comunale alla società privata Acea Ato2, come più volte dichiarato dal Sindaco Adriano Palozzi in base alla citata Legge Galli del 1994. Dal 1994 infatti una serie di leggi successive e circolari del Ministero dell’ambiente (l’ultima del 2004), nonchè la volontà espressa dall’attuale governo di pubblicizzare l’acqua, rende possibile ed addirittura auspicabile per la tutela dei cittadini, la gestione di tali servizi “in house”, maggiori dettagli possono trovarsi in questa pagina: www.rifondazionelazio.it/index.php?news=2159 Molto spesso l’affidamento di tale risorsa ad un privato ha comportato disagi notevoli (http://www.iltempo.it/approfondimenti/index. aspx?id=1093297) e sicuramente un aumento della tariffa considerevole addirittura in talune zone raddoppiondala e triplicandola. Un’altra considerazione che faccio è questa: qualcuno sta decidendo su un bene comune che riguarda 37.000 abitanti in 4 persone, senza organizzare un confronto o un convegno su tale tema, anzi evitando un confronto e limitandosi a cose fatte a mandare un depliant informativo. Quello che chiedo è di aprire immediatamente e lo studio di fattibilità per una gestione in house del sistema idrico al fine di utilizzare gli utili ingenti per investire sul nostro territorio. Ricordo a tutti che l’eventuale concessione all’Acea Ato2 sarebbe trentennale, ed il comune riceverebbe in cambio pochi investimenti ed un ufficio per i contratti. Chiedo a tutta la cittadinanza ed in particolare a tutte le associazioni presenti sul nostro territorio di prendersi a cuore questo problema senza indugi, perché ciò che abbiamo dinanzi è il futuro del nostro paese ed il futuro dei nostri figli. Grazie. Un cittadino.
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Inviato da : | Data comunicazione : 12-12-2006 |
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